Pinguini digitali alla guida del turista. Nuovi metodi attrattivi per musei meno noti.

L’Italia è il paese che ha il maggior numero di musei e beni culturali: alcuni di essi sono largamente conosciuti da turisti e visitatori locali ma vi è un gran numero di siti che necessitano di opere di promozione e comunicazione al fine di attrarre il pubblico, incentivare il loro interesse e renderli consapevoli di ciò che il territorio offre.
Molti piccoli musei racchiudono un grande potenziale ma spesso a causa della loro collocazione geografica, della mancanza di notorietà e informazioni sono poco frequentati.
Molto spesso capita di arrivare in una città e visitare solo i monumenti più importanti per poi vagare senza meta alla ricerca di qualche luogo particolare.

Ma se in città vi fossero degli indicatori che portassero il turista proprio nei siti meno conosciuti sicuramente sarebbe un beneficio per tutti, visitatori e realtà museale.
Questa idea è stata sviluppata Tokyo per attrarre i visitatori al Sunshine Acquarium di cui molti turisti non conoscevano la collocazione. Per rendere il percorso verso l’acquario facile da individuare è stata realizzata un’applicazione con delle speciali guide: i pinguini!
I turisti che arrivano a Tokyo possono scaricare l’app per mezzo di un QRcode: sullo schermo dei propri telefoni comparirà il percorso indicato dai pinguini del museo. Tramite la videocamera è possibile visualizzarli mentre percorrono strade e marciapiedi insieme al visitatore per condurlo al museo.
Il movimento ondeggiato tipico del modo di camminare di questi uccelli acquatici è riprodotto fedelmente: al fine di realizzare dei pinguini realistici sono stati utilizzati davvero questi animali per creare delle animazioni 3D degli stessi utilizzando la tecnologia motion capture.
Si tratta, dunque, di un’app di realtà aumentata (AR) basata su GPS che ha avuto un grande successo a Tokyo. Il museo ha notato un consistente aumento delle visite a seguito della realizzazione di questa applicazione.
Questa idea è sicuramente innovativa e diversa dalle classiche applicazioni che prevedono solo dei contenuti da visualizzare all’interno del museo e delle semplici indicazioni su come raggiungere il sito.
Tutti i siti culturali dovrebbero riflettere su strategie migliori, originali e creative per far conoscere e rendere attrattivo anche un piccolo sito culturale che ha molto da offrire.

È sempre più chiaro quanto il digitale e le nuove tecnologie debbano entrare in azione per dare una mano ai musei. Ecco che allora il modello sviluppato a Tokyo potrebbe essere alla base di nuove idee da sviluppare anche in altri contesti a partire dalla nostra penisola.

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