ARcheo Cinema: una rilettura dell’antichità in AR

Ricostruire, visualizzare, rivivere.

Queste le parole d’ordine più attuali che ruotano intorno alla rinascita della cultura in chiave digitale.

Perché tutto questo sia possibile la realtà aumentata, oggi, è tra gli strumenti più utili a nostra disposizione: essa permette di vedere e ricreare eventi e situazioni che consentono all’osservatore di catapultarsi in una realtà “arricchita” pur continuando a mantenere un rapporto con il luogo in cui fisicamente si trova.

A differenza della realtà virtuale, che propone ambienti e luoghi spesso interamente ricostruiti e non più esistenti, la realtà aumentata non è altro che un completamento di essa: oggetti, personaggi e persino intere scene possono essere inserite in un contesto reale come suo arricchimento, così che reale e virtuale coesistano e si intreccino. I sensi umani, in tal modo, vengono amplificati acquisendo informazioni visive e uditive, grafiche e testuali, non presenti realmente.

Da questa possibilità sono nate diverse proposte culturali che mirano alla valorizzazione di musei e siti culturali tramite esperienze differenti.

Tra queste si annovera la proposta dell’ARcheo Cinema, parte del progetto “iHeritage ICT Mediterranean platform for UNESCO cultural heritage”, nato con l’obiettivo di proporre soluzioni innovative per alcuni siti UNESCO di determinati paesi del Mediteranneo (Italia, Egitto, Spagna, Giordania, Libano, Portogallo).

Questa idea per la quale il cinema diventa un valido alleato per la valorizzazione dell’archeologia è nata, al momento, in relazione al sito di Petra: qui sono state girate alcune scene del film “Indiana Jones e l’ultima crociata”, le quali sarebbero disponibili in AR direttamente sul luogo. La visita a quei monumenti antichi, scavati nella roccia e affiancati solo da qualche bancarella e mezzi di trasporto trainati da sonnecchianti quadrupedi, acquisirebbe un valore aggiunto. Grazie a un dispositivo, infatti, si avrebbe contezza dei punti esatti in cui sono state girate le scene del film.

Ma se immaginassimo che questa possibilità venisse estesa a tutto il nostro paese, includendo diverse pellicole cinematografiche che ne hanno fatto la storia esattamente come i beni culturali di cui l’Italia è ricca? Non sarebbe un incentivo ulteriore per la valorizzazione della cultura della nostra penisola?

Di certo l’ARcheoCinema detiene un gran potenziale, esprimerlo è una sfida da cogliere al volo!

 

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